Risparmiare energia in modo intelligente, fino ad azzerarne i consumi: uno sogno? No, pura realtà. È questo quello che fa una casapassiva“, ovvero quella casa che non necessita di fonti energetiche esterne, o le utilizza in forma veramente minima.

Per certificare, regolamentare e offrire indicazioni riguardo la riduzione drastica di consumi energetici nelle abitazioni, si ricorre al protocollo Passivhaus. È il più severo standard costruttivo riconosciuto a livello internazionale. Ha come obiettivo, oltre al risparmio di energia, anche il massimo benessere abitativo.

Come avviene questo processo di contenimento dei consumi? Seguendo gli standard di costruzione Passivhaus, le dispersioni termiche sono talmente basse che per coprire il fabbisogno energetico sono sufficienti gli apporti passivi come il sole, il calore generato dagli abitanti e dagli elettrodomestici.

Ci sono cinque accorgimenti fondamentali che il protocollo Passivhaus prevede per raggiungere lo standard passivo: un ottimo isolamento dell’involucro edilizio; infissi altamente performanti; risoluzione di ponti termici; tenuta dell’aria dell’involucro; ventilazione meccanica controllata.

Se pensate che l’abbattimento dei consumi energetici sia l’aspetto più vantaggioso che il protocollo Passivhaus concede, scoprirete presto che è solo una parte di quello che può fare. Uno dei benefici riguarda le agevolazioni fiscali previste dalle normative italiane per la costruzione di una casa passiva.

Ma l’aspetto più importante riguarda il benessere: temperatura, umidità, suoni e luce si muovono attraverso l’aria. Nella casa Passivhaus è continuamente rinnovata grazie alla ventilazione meccanica controllata. La qualità di vita è altissima: aumenta il benessere fisico e diminuiscono problemi respiratori e allergie.