Expo Dubai 2020: Collegare le Menti, Creare il Futuro

Expo Dubai 2020 Sostenibilità

Expo 2020, l’Esposizione Universale che si terrà a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, è la prima che si svolgerà nell’area ME.NA.SA. (Medio Oriente, Nord Africa, Asia meridionale).

Expo Dubai 2020 e la pandemia

L’evento si sarebbe dovuto tenere dal 20 ottobre 2020 al 10 aprile 2021.

A causa della pandemia da Covid-19, il governo degli Emirati Arabi Uniti ha ufficialmente inoltrato al Bureau International des Expositions la richiesta di rinviare Expo Dubai 2020. Le nuove date potrebbero essere 1° ottobre 2021 – 31 marzo 2022.

Molti dei paesi partecipanti hanno espresso la necessità di posticipare l’apertura per consentire loro di superare questo momento di estrema difficoltà.

I lavori di costruzione del sito stanno comunque andando avanti seguendo rigorosamente le indicazioni delle autorità sanitarie e dell’OMS.

Expo Dubai 2020: i temi dell’esposizione

Il tema conduttore sarà la sostenibilità ambientale e sociale, in un ambiente caratterizzato da condizioni climatiche difficili. 

Il tema della sostenibilità deve essere affrontato per i cambiamenti climatici ma soprattutto per le grandi opportunità che si apriranno se saremo in grado di trasformare le nostre città dove progresso e rispetto dell’ecosistema vanno nella stessa direzione.

L’esposizione è organizzata attorno alla grande  Al Wasl Plaza: 130 metri di diametro, 67 metri di altezza. La grande cupola centrale con struttura in acciaio che coprirà l’Al Wasl Plaza, fungerà da schermo a 360° con proiezioni visibili sia dall’interno che dall’esterno, affascinando i visitatori. Potrà ospitare fino a 10.000 persone.

Da qui si accede ai tre distretti tematici, tutti fortemente connessi tra loro:

  • Sostenibilità: Progresso senza compromettere i bisogni delle generazioni future
  • Mobilità: Sistemi innovativi di logistica, trasporto e comunicazione di persone, beni e idee
  • Opportunità: Il potenziale di ogni persona e di ogni comunità di plasmare un futuro migliore per l’umanità

Terra, il padiglione della sostenibilità

Le nostre scelte quotidiane possono veramente cambiare il mondo?

Scopriamo come fare la differenza presso Terra, il Padiglione della Sostenibilità, progettato da Grimshaw Architects.

Le risorse limitate, i consumi che continuano a crescere, la continua richiesta di energia, l’inquinamento, i cambiamenti climatici, la necessità di acqua potabile e per l’irrigazione. Sono tutti temi che dobbiamo affrontare cercando di impattare al minimo nell’ambiente.

Il padiglione mostra quali sono le strategie possibili per un futuro sostenibile ed è esso stesso un esempio di architettura sostenibile mostrando come la ricerca sulla sostenibilità sia applicabile anche nei contesti climatici più estremi.

Terra, il Padiglione della Sostenibilità e gli “alberi energetici”

Come è fatto il Padiglione delle Sostenibilità

I visitatori saranno immersi in un percorso visivo, profumato, tattile, legato alla natura che parte dal padiglione Sostenibilità e si inserisce in un contesto paesaggistico fatto di sentieri tortuosi ed aree ombreggiate.

L’edificio centrale ha un’enorme copertura circolare che contiene oltre 1000 pannelli solari e fornisce ombra ed energia pulita. Intorno all’edificio c’è un giardino di “alberi energetici” che ruotano seguendo il percorso del sole fornendo ulteriore energia.

Ispirandosi alla fotosintesi, in questo padiglione la tecnologia permette la raccolta dell’acqua dolce presente nell’umidità dell’aria e cattura la luce solare.

Il padiglione è stato progettato per essere al 100% autosostenibile, quindi produce tanto quanto consuma.

Andrew Whalley, Vice Presidente di Grimshaw Architects è orgoglioso del progetto:

“Volevamo dimostrare che è possibile fare un edificio completamente autosufficiente non solo a livello energetico, ma anche per l’acqua. Tecnicamente una sfida molto difficile da realizzare, ma è qualcosa che tutti gli edifici dovranno avere a breve.”

L’Italia a Expo Dubai 2020, bellezza e creatività

“La bellezza unisce le persone” è lo slogan del padiglione Italia, progetto firmato da Carlo Ratti, Italo Rota, Matteo Gatto e F&M Ingegneria. Sarà un esempio di sostenibilità e un modello di economia circolare, con un’architettura con progettazione integrata, utilizzo di materiali di riciclo, recupero e riciclo dell’acqua, riduzione dell’inquinamento.

Il Padiglione Italia sarà collocato tra le aree tematiche “Sostenibilità” e “Opportunità”, in una posizione strategica per visibilità e flusso di visitatori.

Offrirà un’esperienza unica ai visitatori con un percorso sulle bellezze dei nostri paesaggi, sulle eccellenze del nostro paese, sulla ricerca  spaziale, sullo sport, sul teatro, fino ad arrivare al David di Michelangelo, riprodotto a grandezza naturale, si ergerà per circa 6 metri  dando la possibilità ai visitatori di ammirarlo da diverse altezze e angolazioni.

Un percorso che sta ad indicare “La capacità italiana, forse unica al mondo, di integrare in maniera molto armonica competenze diverse, territori, dimensioni d’impresa legandole ad un elemento forte che è la creatività, ormai diventata uno dei propulsori più forti dello sviluppo della competizione internazionale e anche del successo del Made in Italy nel mondo”, ha affermato Paolo Glisenti, Commissario Generale per l’Italia ad Expo 2020.