Biosafe è un Protocollo di Certificazione della salubrità ambientale il cui obiettivo è garantire in casa aria pura come in alta montagna, come spieghiamo qui.
Biosafe dà significato in maniera scientifica ad un concetto che è già insito in tutti noi: il concetto della qualità e del benessere all’interno dell’edificio.
Come possiamo essere certi che la qualità dell’aria all’interno della casa corrisponda ai valori imposti dal Protocollo Biosafe?
Misurando i valori inquinanti all’interno della casa in costruzione. Ecco come.
Si fanno due misurazioni intermedie: la prima quando l’involucro abitativo è stato chiuso e la seconda quando il cantiere è terminato.
Nel video che trovate alla fine dell’articolo, l’Arch. Leopoldo Busa, fondatore di Biosafe, e l’Arch. Gianni Terenzi spiegano come avviene la misurazione. Qui, in particolare ci troviamo nel cantiere Progettolegno di Rimini che sarà certificato Biosafe per la qualità dell’aria indoor e Climabita per il risparmio energetico.
Come si misura la qualità dell’aria interna
Si sceglie una stanza che deve essere vuota e completamente sigillata, quindi tutte le aperture si andranno a chiudere con teli appositi e nastrature isolanti, sempre approvati da Biosafe.

Si sottende un filo da pesca che non emette sostanze nocive, dove andranno appese due cartucce assorbenti, lontano da fonti di luce e di calore, che rimarranno lì per una settimana.
Una cartuccia di colore blu serve per catture le aldeidi (formaldeide, acetaldeide, acroleina, ecc.) e una bianca che serve per analizzare i VOC generici (toluene, xilene, benzene, alfametilstirene, ecc.).
Si inserisce poi un igrometro per fare la misurazione termoigrometrica dell’ambiente durante tutta la settimana.
Se le analisi ci dicono che siamo troppo vicini o stiamo sforando il budget VOC studiato in fase di progettazione, dobbiamo correggere le nostre abitudini di cantiere, e sostituire qualche materiale per arrivare al risultato corretto.

A fine cantiere si ripeterà l’analisi e si misurerà se si è dentro i margini di emissioni.
Non è contemplato un risultato fuori dai limiti in quanto con il corretto utilizzo dei materiali e la corretta gestione del cantiere come da indicazioni di Biosafe, si ottiene certamente il risultato programmato.
Materiali utilizzati nel cantiere certificato Biosafe
Tutti i materiali utilizzati nella costruzione della casa in legno devono essere testati e approvati da Biosafe.
I pannelli in gessofibra sono stati scelti per il tamponamento delle pareti a telaio in quanto il gessofibra è attivo, ovvero aiuta nell’assorbimento della formaldeide che può essersi creata in eccesso.
Schiume e siliconi che vengono utilizzati in cantiere devono avere basse emissioni, soprattutto a livello di formaldeide e, così come ogni altro materiale utilizzato in cantiere, devono essere validati Biosafe.

Ad esempio, i teli a tenuta all’aria, tra le altre certificazioni, hanno etichettatura A+ (la migliore) dei prodotti da costruzione, in base alle loro emissioni di sostanze organiche volatili nell’aria degli ambienti interni e il marchio AgBB che è un Istituto tedesco per la tutela della salute del cittadino.

Biosafe non è solo scelta dei materiali, ma anche corretta gestione del cantiere
La scelta dei materiali edili naturali è condizione necessaria ma non sufficiente per il raggiungimento della Certificazione Biosafe.
Infatti il modo in cui si costruisce l’edificio e in cui si gestisce il cantiere sono determinanti per la qualità dell’aria dell’edificio per tutta la sua vita.
Tutto quello che avviene in un ambiente indoor, quindi anche in un cantiere, mantiene memoria di sé. Ad esempio, una delle prescrizioni del Decalogo di Cantiere è il fumo di sigaretta. In un cantiere Biosafe non si fuma perché il fumo potrebbe intaccare gli intonaci, in questo caso il gessofibra, che nel tempo potrebbero rilasciare le sostanze emesse e le respirerebbe chi ci abiterà e questo non va bene.
Di questo parliamo nell’articolo dedicato al Decalogo di Cantiere Biosafe
Terminato il cantiere, la qualità dell’aria della casa sarà monitorata per sempre grazie ad un sensore che rileva in tempo reale temperatura, umidità, VOC totali, polveri sottili (PM2,5) ed anidride carbonica (CO2) e dialoga con gli impianti della casa.
Se utilizzi il Protocollo Biosafe togli le medicine dal comodino.