Che differenza c’è tra case in legno Passivhaus e nZEB?


L’obiettivo comune per le case in legno Passivhaus e nZEB è raggiungere il massimo comfort abitativo e il massimo risparmio energetico che significa anche risparmio economico, e minime emissioni di anidride carbonica.

Tutte le case in legno hanno impianti di altissima qualità: pannelli fotovoltaici posti sul tetto che trasformano le radiazioni solari in energia elettrica pulita e gratuita e ventilazione meccanica controllata VMC con recupero di calore che immette costantemente aria pulita nell’ambiente espellendo quella viziata. Non occorre l’allaccio alla rete del gas.

Entrambe sono soluzioni estremamente valide pertanto, se vi state chiedendo che differenza c’è tra case in legno Passivhaus e nZEB, ecco di seguito i particolari più evidenti che dovete assolutamente conoscere.

Le più evidenti differenze tra Passivhaus e nZEB

Facciamo un semplice esempio: prendiamo un litro d’acqua che vogliamo mantenere ad una certa temperatura. Ci sono due strade da percorrere: possiamo mantenere l’acqua calda utilizzando un bollitore, quindi una fonte energetica. Oppure possiamo mettere l’acqua dentro un thermos e mantenere costante la sua temperatura senza consumare energia.

Nelle case in legno Passivhaus le prestazioni dell’involucro abitativo sono elevatissime e trattengono il calore senza disperderlo e senza utilizzare fonti esterne, se non in minima quantità (nel nostro esempio come il thermos che trattiene il calore).

Nelle case in legno nZEB le prestazioni dell’involucro possono essere ridotte scegliendo di sfruttare l’energia proveniente da fonti rinnovabili (nel nostro esempio il bollitore).

Cosa sono le case in legno nZEB

Come abbiamo già avuto modo di dire, le case in legno nZEB, nearly Zero Energy Building, sono edifici con altissime prestazioni energetiche dove il bilancio tra l’energia prodotta e quella consumata si avvicina allo zero e la poca energia necessaria è fornita da fonti rinnovabili autoprodotte o prodotte nelle vicinanze.

Queste case rispettano la Direttiva Europea 2010/31/UE entrata in vigore il 1° gennaio 2019 per gli edifici pubblici ed il 1° gennaio 2021 per gli edifici privati di nuova costruzione. Quello che l’Unione Europea non specifica, è in che rapporto le fonti rinnovabili debbano soddisfare la richiesta energetica dell’abitazione.

Sono quindi case con un altissimo comfort abitativo, aria pulita, temperatura costante durante tutto l’anno, senza umidità o muffe. 

Frequentemente l’energia autoprodotta è in surplus rispetto a quella necessaria per riscaldare o raffrescare la casa, per l’acqua calda, per illuminazione e elettrodomestici, quindi può essere venduta e immessa nel mercato.

Per conoscere informazioni più dettagliate sulle case in legno nZEB, cliccare qui.

Cosa sono le case passive Passivhaus

Anche le case passive Passivhaus rispettano la Direttiva Europea appena citata, ma si differenziano dalle nZEB perché prevedono che l’edificio possa assicurare il benessere termico durante tutto l’anno senza l’apporto di fonti energetiche, o con una minima quantità. Gli apporti su cui questo edificio fa riferimento, sono l’irraggiamento solare attraverso le finestre, il calore delle persone che lo abitano, e degli elettrodomestici.

La progettazione dell’involucro edilizio ha un ruolo essenziale per raggiungere questi livelli, quindi si punta al suo superisolamento per mantenere la temperatura interna.

Per ottenere la certificazione Passivhaus, l’edificio deve essere sistematicamente controllato in tutte le fasi esecutive dei lavori.

Con una Passivhaus si dimenticherà per sempre cosa sono polveri, umidità, muffa, aria viziata. I costi per l’energia saranno irrisori.

Parliamo di un edificio che si avvicina ancora di più alla perfezione abitativa.

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